Tutto iniziò un po‘ di anni fa, quando da studente raggiunsi la Toscana per laurearmi in medicina veterinaria. La gente del posto mi trasmise la passione, il rispetto e l’attaccamento al territorio e alle sue tradizioni.
Dopo qualche anno ritornai a casa dove iniziai ad esercitare la professione, occupandomi soprattutto di grossi animali. Girando in lungo e in largo il Sannio, conoscendo i contadini, e attraverso di loro le tradizioni, le culture, le abitudini culinarie ma soprattutto la trasformazione dei prodotti agricoli (il formaggio, la pasta, i salumi, il vino…)
Ma l’agricoltura era già in trasformazione, diventata sempre più industrializzata, relegando quella cultura rurale con cui ero entrato in contatto ad un ruolo sempre più marginale. Con la scomparsa di quei vecchi contadini si cominciavano a perdere anche i loro saperi e soprattutto quelle dimore calde ed accoglienti che per secoli hanno caratterizzato le nostre campagne. Fu allora che, affascinato da quegli incontri, decisi di comprare un fondo con un piccolo rudere, ricostruendo la vecchia fattoria così come l’avevo conosciuta.
E coniugando quegli antichi saperi con nuovi studi, ho impostato la “fattoria didattica” ed in seguito la “fattoria zooantropologica”, ambiente ideale per offrire un contributo di benessere alle persone.
Tullio Zullo, agriturista quasi per caso!